Milano, 12 Settembre 2013 – Da qualche mese sono attivi nelle
Borse valori statunitensi ed in alcune Borse europee "indici etici" che raggruppano aziende che operano con standard
di responsabilità sociale riconosciuti ed accettati a livello internazionale.
La classificazione si basa su oltre 38 criteri di valutazione, ed analizza
circa 330 indicatori per ogni società; requisiti che includono tra gli altri,
condotta e business eticamente corretti, il rispetto per l’ambiente e per i
diritti umani, relazioni con gli stakeholders, corporate governance, integrità
e lotta alla corruzione, accesso più equo alla finanza per tutti e non ultimo
la trasparenza.
Anche ai non esperti
dei meccanismi finanziari è apparso ormai evidente che la recente crisi affonda le proprie radici in dissesti finanziari che hanno
rivelato fattori speculativi dovuti forse ad una ancor più profonda crisi
valoriale e morale.
Nel momento di crash i
mercati finanziari di tutto il mondo hanno visto un incremento con effetto
domino della volatilità dei titoli e degli indici di Borsa e da questo momento
in avanti si è parlato sempre con maggiore insistenza della necessità di trasparenza sia nei confronti degli
stakehoders (investitori, clienti, dipendenti, fornitori, etc), che nei
confronti del mercato globale.
“L’informazione e la
comunicazione finanziaria oggi devono adottare un approccio beyond compliance rules ossia un
orientamento che va oltre il rispetto delle sole norme giuridiche. È necessaria un’impronta etica nella
condotta dell'impresa che deve tener conto della propria reputazione e di nuovi
possibili modelli di management cui tendere in futuro capitalizzando il tema
etico” afferma Bianca Fersini Mastelloni.
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Nel
libro Investor Relations ed etica. Efficacia e vantaggi competitivi
l’autrice dimostra come il
comportamento etico delle aziende quotate nelle Borse valori, che
intrattengono responsabili rapporti con la comunità finanziaria e i propri
stakeholders, è coerente e funzionale
rispetto alle logiche del marketing che le stesse aziende devono
applicare per poter competere, su mercati sempre più globali, non solo
mercati commerciali, ma anche mercati finanziari, per attrarre l’interesse e aggiudicarsi il capitale di potenziali
investitori. Compito delle Investor relations è anche quello di delineare
chiaramente i codici etici cui l’impresa fa riferimento, in modo che possano
divenire essi stessi un valore strategico, trasformandosi in vantaggio
competitivo e aumentando così il valore del patrimonio intangibile
dell’impresa nel tempo.
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La maggiore urgenza
delle aziende di intrattenere relazioni con gli investitori per far emergere il
loro valore intrinseco nonché il bisogno di adeguarsi a standard
internazionali, hanno confermato le Investor
Relations come strumento
indispensabile per le società quotate per migliorare, consolidare o rettificare
la loro visibilità e affermare la loro credibilità e reputazione sul mercato
finanziario, con l’obiettivo primario di soddisfare i bisogni informativi degli
stakeholders influenzando positivamente i destinatari della comunicazione e
produrre in questi un cambiamento di atteggiamento.
Da oggi in Libreria: Fersini Mastelloni Bianca, Investor relations ed etica. Efficacia e
vantaggi competitivi, pp.172, euro 18.,50, ISBN 978-88-6250-483-6, Guerini
e Associati, 2013
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