Organizzare eventi mediocri, presentare strategie poco chiare o inefficaci, rilasciare informazioni opache, mostrare una conoscenza approssimativa della situazione finanziaria aziendale, ignorare il feedback degli investitori. Sono alcuni degli errori che possono compromettere l’efficacia della comunicazione tra un’azienda e i suoi stakeholders finanziari, e danneggiare le Società nel loro percorso di creazione del valore in Borsa.
Raccogliere ed interpretare con una certa continuità i feed back della comunità finanziaria aiuta le imprese a lanciare una più efficace comunicazione, o a rettificare una comunicazione errata o imprecisa, basata su un profondo monitoraggio e su una migliore conoscenza della comunità d'investimento. Una consapevolezza più esauriente dei feed back della comunità finanziaria assiste il management nella valutazione delle performance societarie, e nella formulazione delle strategie identificando meglio la possibilità di raggiungere o meno gli obiettivi aziendali diretti verso la comunità di investimento.
Dopo ogni nuovo evento finanziario è opportuno effettuare un'analisi di come è stata influenzata la comunità d'investimento dall' evento. E' osservando con una certa costanza l'evoluzione dell'opinione degli stakeholders finanziari, anche a seguito di eventuali rettifiche di indirizzo della comunicazione aziendale, che le aziende possono influenzare maggiormente la comunità di investimento.
Nel percorso di creazione di valore in Borsa,
l’incontro con gli investitori è solo l’ultimo, per quanto fondamentale, step
del processo di comunicazione. Ogni incontro deve essere preparato con cura fin
dalle basi, attraverso una comunicazione chiara e coerente: anche a fronte di
performance finanziarie negative, in cui l’aspetto di disclosure sarà naturalmente sempre preferibile all’omissione o al parziale
rilascio dell' informazione, in un’ottica che si basa sulla fiducia reciproca tra la società emittente e la
comunità finanziaria.
A questo proposito, può tornare utile stilare una
lista di buone prassi da tenere a
mente nel rapporto con gli investitori:
· L’individuazione del giusto target. Non tutti gli investitori sono interessati ad investire sulle medesime
aziende: alcuni di loro tengono conto del settore di attività, altri della capitalizzazione, altri ancora ricercano determinati
requisiti per valutare un investimento. Contattare un investitore fuori target è un passo falso, oltre che un
inutile dispendio di tempo ed energie: ecco perché un monitoraggio mirato è d’obbligo.
· La preparazione del management. Incontrare gli investitori senza un’adeguata preparazione è
assolutamente controproducente: si rischia di essere percepiti come scarsamente credibili ed approssimativi, mentre dall’incontro dovrebbero emergere
competenze, sicurezza ed affidabilità. L’incontro con gli investitori è la carta vincente
dell’azienda, e saperla giocare in modo adeguato è fondamentale.
· Il supporto informativo. Ogni investitore necessita di un kit
informativo contenente tutti i dati e le informazioni necessarie ad avere un
chiaro quadro dell’azienda. La presentazione aziendale è il biglietto da visita
del management, ed è opportuno prepararla nei dettagli, così come il materiale
di supporto da distribuire ai propri interlocutori. La buona riuscita dell’incontro non
risiede solo nei particolari logistici o estetici, ma nel supporto tecnico che deve rispondere
esattamente alle necessità degli interlocutori.
· Il feedback. Qualsiasi
incontro tra l’azienda e gli investitori deve tener conto di un follow-up.
Questo può essere utile non solo per monitorare con continuità la percezione dell'azienda ma anche per rettificare l’indirizzo della comunicazione aziendale
e colmare eventuali lacune. L’audit perception, è uno strumento essenziale per
verificare quanto la percezione della società coincida o diverga rispetto a
quella del suo pubblico di riferimento, fornendo un efficace strumento per il
miglioramento della propria reputazione aziendale.
di Bianca Fersini Mastelloni e Veronica Adriani
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